“Eliogabalo entra in Roma, al mattino di un giorno del marzo del 218, all’aurora, in un periodo che corrisponde pressappoco alle idi di marzo. E vi penetra a ritroso. Davanti a lui vi è il Fallo, tirato da trecento fanciulle dai seni nudi che precedono i trecento tori, ormai intorpiditi e calmi, ai quali è […]
