tutti abbiamo una storia da raccontare.
Questa “appendice” nasce da un gruppo di studenti di Lettere del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, uniti per dimostrare che anche nel nostro millennio è possibile invocare la Musa Narrativa.
L’idea iniziale è stata quella di celebrare la Giornata dello Storytelling, che ogni anno si tiene il 20 marzo, attraverso dei racconti di vario genere, provenienti dalla penna dei giovani che si sono messi in gioco dando vita al progetto.
C’è chi ha scelto come ambientazione scorci del Monastero per ribadire l’amore per un luogo magico, non semplice sede universitaria.
Il nome AppenDice è un chiaro riferimento alla natura periodica dei racconti che leggerete, ispirati ai romanzi d’appendice presenti nelle riviste che hanno fatto la storia della letteratura.
Hai una storia da raccontare anche tu?
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Racconto I
Una mattina al Monastero
Era settembre, abbandonai quel gomitolo di strade che sfocia sull’Etna, mi recai al Monastero dei Benedettini, pronta a sostenere l’esame di letteratura italiana. Salii velocemente le scale del secondo piano, ancora imbrattata di sudore, vivendo l’ansia dell’attesa, la paura della solitudine, schivando gli sguardi dei passanti, immobile in un’istante così opprimente. In un attimo mi ritrovai su una di quelle panche sotto gli ulivi, con il cuore in fiamme dal fallimento. […]
Di Marianna Borgia
Racconto II
La taverna del Bislacco
Venne ‘l turno della gentil Berenice che di canzonar li compagni suoi de la brigata valìa ne avea aiosa. Pensosa e mutola, immaginosa de la novella che avrebbe potuto narrare per maravigliare i giovinetti, se ne era stata sino a lo vespro del giorno pregresso. Ella si ricordò de la vicissitudine di un tal populano di nome Segestàn noto pe la sua fama di sciagurato e pe li debiti che questo si era caricato. Costui, nonostante un omo per bene e di buon costume fusse, malauguratamente allocco, sempliciotto e bonaccione, vittima di burle e beffe spesso fu. […]
Di Serena Bonanno

Racconto III
Un libro o un tesoro?
Bianco. Bianco ottico, o forse bianco sporco. Caldo o freddo. Non capisco. Eppure passo intere giornate all’interno di questo luogo, a fissare le sue mura adornate. Le sue volte, le sue scale, i suoi pilastri, i suoi putti che mi guardano dall’alto, forse domandandosi a che cosa io stia pensando. C’è un viavai di studenti tra i suoi corridoi […] Quotidianità. Afferro la mia borsa, a volte appesantita dai pensieri affollati, e mi dirigo verso la biblioteca al secondo piano. Giro tra i vari settori, cercando un romanzo da leggere durante le ore buche. Analizzo tutti gli scaffali, uno per uno, sperando di trovare un barlume d’ispirazione. […]
Di Emanuela Fichera