Una delle opportunità che le imprese possono sfruttare per raccogliere fondi quando necessitano di espandersi è il crowdfunding, una modalità prevalentemente online a cui si accede attraverso piattaforme specifiche che mettono in contatto gli investitori e le startup o le PMI.
Queste piattaforme offrono la possibilità di raggiungere un numero elevato di persone interessate a finanziare le attività proposte, per fini di beneficenza o in cambio di una remunerazione o quote di capitale di rischio, nel caso di investitori privati.
Per esempio, la piattaforma Crowdfundme è la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding ad essere quotata. Ad oggi, il sito ha raccolto oltre 55 milioni di euro di investimenti distribuiti tra più di 120 progetti di crowdfunding
Si distinguono principalmente due categorie di crowdfunding: basati sulle donazioni e basati sugli investimenti. Proprio di questi ultimi tratteremo oggi, chiamati crowdinvesting, i quali sono la tipologia scelta da imprese che intendono raccogliere fondi attraverso canali diversi rispetto al prestito bancario.
Sono tipologie di crowdinvesting: l’equity crowdfunding e il lending crowdfunding o social lending. Nel caso in cui l’impresa decida di avvalersi di una campagna di equity crowdfunding, essa per finanziare il proprio sviluppo raccoglierà fondi offrendo in cambio quote societarie. Gli investitori entreranno dunque nel capitale di rischio dell’impresa, acquisendo a tutti gli effetti gli stessi diritti di chi detiene quote di capitale di rischio, principalmente la possibilità di beneficiare della distribuzione di eventuali dividendi o di vendere le quote ad un valore più alto di quanto pagato per acquisirle, generando dunque capital gain.
Gli investitori sono maggiormente incentivati dagli incentivi fiscali previsti dalla normativa, tuttavia, nonostante questo tipo di attività rappresenti un’opportunità per l’investitore, è necessario valutare il rischio che questi investimenti comportano, primo fra tutti il rischio di voler liquidare le proprie quote e di non poterlo fare in modo semplice e veloce, in quanto molte delle aziende che si offrono non sono quotate in borsa.
Come questo può essere invece un’opportunità dal lato dell’impresa si evince chiaramente dal fatto che in questo modo è possibile accedere facilmente a finanziamenti bypassando il circuito dei finanziamenti bancari, inoltre attraverso questa strategia è possibile trovare facilmente investitori che possano, anche attraverso piccole quote, entrare a far parte del capitale di rischio.
Altra modalità di crowdfunding è rappresentata dal lending crowdfunding, in questo caso l’impresa si finanzia chiedendo un prestito al pubblico. L’impresa manifesta la volontà di voler raccogliere una determinata quantità di denaro e il prestito viene ripartito tra più prestatori che dunque avranno una quota di quel debito. La società si impegna alla restituzione del capitale maggiorato degli interessi concordati inizialmente.
Il lending crowdfunding, noto anche come social lending, rappresenta una valida alternativa al finanziamento bancario tradizionale, poiché l’impresa può ottenere fondi a tassi di interesse competitivi e senza dover affrontare i costi e le restrizioni imposte dalla banca. Inoltre, la società può contare su una maggiore flessibilità nella definizione delle modalità di rimborso, con la possibilità di prevedere rate e scadenze personalizzate in base alle proprie esigenze finanziarie.
Anche dal punto di vista degli investitori, il lending crowdfunding rappresenta una valida opportunità di investimento, poiché consente di ottenere un rendimento finanziario redditizio rispetto ad altre forme di investimento, come i conti deposito o i buoni fruttiferi postali. Inoltre, i prestatori possono diversificare il proprio portafoglio di investimenti, investendo piccole somme in più progetti e, di conseguenza, mitigare il rischio di perdita.
Tuttavia, è importante valutare attentamente i progetti finanziati e la solidità finanziaria dell’impresa prima di investire il proprio denaro. Inoltre, va considerato che il prestito può avere una durata piuttosto lunga; quindi, l’investitore deve essere disposto ad immobilizzare il proprio capitale per un periodo di tempo significativo.
Andrea Parasole