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Milano Fashion Week: è tutto oro quello che luccica?

Ogni anno Milano si riempie di party, celebrità e modelle, per partecipare ad una delle settimane più attese dell’anno: la settimana della moda.

Decine di eventi esclusivi, sfilate e presentazioni, ogni giorno colorano la città di Milano, centinaia di foto, stories e post, che fanno sognare tutti coloro che desiderano entrare in questo ambiente, fatto di abiti, lusso e passerelle. Ma è davvero tutto così perfetto come sembra?

Sia come content creator, che come modella, ho avuto la fortuna di poter partecipare ad alcuni degli eventi più esclusivi che si sono tenuti in questa folle settimana.

Avete capito bene, folle, perché chi deve affrontare da solo questi giorni super intensi deve essere pronto a percorrere chilometri e file interminabili.

Ma partiamo dall’inizio: cosa succede dopo aver ricevuto i vari inviti?

Prima di tutto, chi non è di Milano, dovrà munirsi di biglietto aereo e di un hotel, preferibilmente in posizione centrale, che sarà la base di partenza per tutti gli spostamenti e tutti i cambi. Ovviamente bisogna preparare tutti i look, per i vari eventi, i più fortunati avranno la possibilità di indossare capi direttamente forniti dal brand, i meno fortunati dovranno impegnarsi e creare loro stessi tutti i vari look, che sono letteralmente il tuo biglietto da visita, in quanto mostrano la tua personalità, il tuo gusto e soprattutto sono determinanti per attirare l’attenzione dei fotografi, che vanno alla ricerca dell’outfit più originale, più stiloso e anche più stravagante. Ogni evento richiede un look diverso, quindi ci si ritrova letteralmente a doversi cambiare anche 5 volte al giorno, dentro i bagni dei locali o in luoghi appartati per non farsi vedere, in quanto non c’è il tempo di tornare in hotel a cambiarsi.

Una mia giornata tipo iniziava alle 8, make-up e capelli. Iniziavo con le presentazioni la mattina, che sono le più tranquille, l’orario lo puoi scegliere tu e non c’erano file da fare, arrivavo nella prima location e subito c’era una parete dove venivano fatte le foto del look indossato. Nella sala era esposta l’intera collezione di abiti o di accessori che veniva presentata. Se ero fortunata, riuscivo a “rubare” qualcosa da mangiare e a parlare con lo stilista, scattavo qualche foto e correvo subito alla seconda presentazione, poi alla terza e così via. Quando invece avevo in programma una sfilata la cosa era un po’ diversa: se la sfilata era programmata alle 14, mi presentavo lì almeno con 20 minuti di anticipo, in modo da poter scattare le foto con i vari fotografi presenti all’entrata, mi mettevo in fila, e se ero sfortunata durava anche più di un’ora, con dei look decisamente non adeguati alle temperature di febbraio, con persone che molte volte si rivelavano gentili e cordiali, ma altre volte ho assistito a scenate di influencer che pretendevano di saltare la fila chilometrica, e che guardavano tutti dall’alto verso il basso. Una volta entrata la sfilata durava in media dai 5 ai 10 minuti, alla fine ci si alzava di fretta per correre ad un altro evento che per la maggior parte dei casi era dall’altra parte della città. Per poi arrivare all’ultimo evento della giornata, stanca e con minimo 20 mila passi accumulati. Per poi andare, finito anche l’ultimo evento, di corsa e felice, a mangiare qualcosa, dato che per tutto il giorno avevo solo preso qualche finger food nei vari eventi.

Quando ero in veste di modella e non di invitata, la mia giornata tipo iniziava alle 6 di mattina, arrivavo alla location dell’evento alle 7, per iniziare subito a farmi truccare e a fare i capelli, ci si finiva di preparare per aspettare l’inizio dell’evento, che in questo caso era alle 11;  L’evento si svolgeva all’aperto, inutile parlare del freddo che c’era, e anche qui con nello stomaco solo qualche pasticcino che servivano in giro per la sala.

In conclusione, la fashion week non è così perfetta come ci fanno credere sui social, o almeno magari per le celebrità che sono seguite da un team lo sarà, ma per chi parte dal basso e si ritrova a dover fare tutto questo ogni giorno da solo, dover risultare sempre al top in ogni foto, cercare di arrivare in tempo ad ogni evento spostandosi per lo più a piedi o con la metropolitana, cambiarsi anche in mezzo alla strada, è estremamente stancante, e non è decisamente un ritmo di vita che si può sostenere per più di qualche giorno. Però dopo aver raccontato anche le cose peggiori, mentre scrivo questo articolo, non posso fare altro che sorridere, ed essere grata per questa esperienza meravigliosa e unica, che solo pochi fortunati possono davvero vivere. Grata perché nonostante tutto, ho conosciuto persone meravigliose, stylist, influencer, modelle, stilisti, giornalisti, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa di unico, ognuno con pensieri, personalità e ambizioni diverse. Grata perché quest’esperienza mi ha spronata ancora di più a perseguire i miei sogni, grata perché ho partecipato a degli eventi spettacolari.

Quindi no la fashion week non è perfetta, ma mi ha decisamente lasciato un ricordo e un’esperienza indelebili.

Sofia D’Angelo

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