Quanto costa comprare casa oggi? È questa la domanda che ci facciamo in un periodo come questo, a pochi giorni dal sesto aumento da parte della BCE dei tassi di interesse, il mercato immobiliare vede all’orizzonte una nuova sofferenza, insieme a buona parte dei portafogli degli italiani e non solo, che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile o stanno pensando di acquistare un immobile.
Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, i tassi sui mutui si aggirano sul 4%.
Il 16 marzo 2023, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse di 50 punti base, a partire dalla seconda metà del 2022 infatti, la BCE, per contrastare l’impennata dei prezzi dovuta all’inflazione crescente ha provveduto ad aumentare più volte il costo del denaro.
Infatti, i tassi di interesse applicati dalle banche ai propri clienti per i mutui erogati sono direttamente influenzati dall’aumento dei tassi di riferimento di politica monetaria.
“L’inflazione resterà elevata a lungo, il Consiglio direttivo della Bce segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro”, afferma l’istituto che affronta anche il tema inflazione che dovrebbe “rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato.

Secondo le rilevazioni del Codacons, a settembre 2021 per un mutuo a tasso variabile da 150.000 euro per 30 anni la migliore offerta sul mercato offriva un TAEG dello 0,48%, con una rata mensile di 442 euro.
Oggi invece, per la stessa tipologia di finanziamento, la migliore offerta sul mercato prevede un TAEG del 3,16% con una rata mensile di 627 euro per i mutui a tasso variabile. Un incremento della rata mensile di oltre il 40%.
Sempre secondo le simulazioni del Codacons, nel caso invece dei mutui a tasso fisso, la migliore offerta a settembre 2021 prevedeva un TAEG dell’1,04% con rata mensile di 481 euro, oggi lo stesso mutuo è erogato con TAEG del 3,15% e rata di 631 euro.
Le famiglie indebitate in Italia sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: le rate dei vecchi mutui a tasso fisso ovviamente non cambieranno e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso. Sorte diversa però toccherà a chi ha sottoscritto un prestito a tasso variabile. Dall’inizio della stretta monetaria avviata dalla Bce, calcola la Fabi, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute in media del 54%. Ciò significa che, ad esempio, chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi ne paga 770, ovvero 270 euro in più.
L’aumento della spesa è notevole e incide molto sulla scelta di acquistare un immobile oggi.
Inoltre, bisogna considerare anche il costo dell’immobile in sé, che negli ultimi anni ha subito un incremento notevole soprattutto nelle grandi città e nelle zone turistiche, dove la domanda supera l’offerta e i prezzi sono più elevati.
A febbraio 2023 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media € 1.962 al metro quadro, con un aumento del 2,08% rispetto a febbraio 2022 (1.922 €/m²).
Tutto questo rende l’acquisto di un immobile un’operazione sempre più onerosa e impegnativa, soprattutto per chi deve sottoscrivere un mutuo a tasso variabile o per coloro che dispongono di risorse finanziarie limitate. In ogni caso, prima di acquistare casa è sempre importante valutare con attenzione la propria situazione economica e cercare di ottenere il miglior finanziamento possibile.
Inoltre, la crisi tra Russia e Ucraina ha impattato pesantemente sull’economia e sul potere di acquisto delle famiglie. La crisi energetica ha inoltre raffreddato la fiducia nella situazione economica attuale. Questo ha portato a criteri più rigidi per l’erogazione del credito e, di conseguenza, a una diminuzione del numero di compravendite immobiliari.
Non è facile fare previsioni, ma se le misure messe in atto dalla BCE dovessero risultare efficaci per frenare l’inflazione sarebbe probabile che vengano scongiurati nuovi aumenti dei tassi come li abbiamo visti fino ad ora. La situazione oggi è chiaramente da valutare con estrema attenzione, le scelte economiche che prendiamo vanno misurate anche in base al nostro reddito, patrimonio e propensione al rischio. Chi oggi ha intenzione di acquistare un immobile per adibirlo a propria residenza valuterà però oltre che i costi economici dettati principalmente dal costo del credito chiesto alla banca, anche diversi altri fattori ed esigenze personali che potrebbero comunque non scoraggiare l’acquisto. Dunque, questo non vuole essere un articolo che si prefigge l’obiettivo di fornire consigli sull’acquisto di un immobile oggi, ma uno spunto per una riflessione attenta alla situazione attuale e un invito a prestare sempre la massima attenzione a tutte le variabili in gioco quando prendiamo delle decisioni economiche.
Andrea Parasole