
David Popa: l’arte e la natura
David Popa, promettente artista newyorkese, da anni ormai propone un nuovo modo di fare arte.
Luoghi suggestivi, climi ostili e natura incontaminata del nord Europa: sono questi i nuovi dettami dell’arte “effimera” di Popa. Le sue opere su terra sono realizzate interamente con materie prime offerte dalla natura, come pigmenti naturali fatti con carbone, terra e pietre ridotte in polvere, mescolati ad acque del luogo da lui scelto, “confezionando” opere specifiche per ogni ambiente naturale.
La ricerca di luoghi remoti sempre nuovi e particolari non è casuale, la scelta cade su ambienti che sembrano essere eterei, come piccole isole o iceberg, su cui creare opere solitarie, in attesa di rivelarsi all’occhio vigile di un drone che ne cattura la nascita. Opere dalla vita breve in quanto, nel giro di poco, tornano alla natura, mezzo stesso con cui sono state create. Durante il processo creativo di David la natura stessa sembra compartecipare: maree che rivelano nuovi spuntoni di roccia e persino tempeste improvvise che lasciano un ricordo altrettanto suggestivo di ciò che era stato fatto.

Il lavoro di Popa scava nelle origini umane, ritornando a quell’esistenza in cui l’uomo era figlio della natura, non suo presunto conquistatore; ripristinando il dialogo e lo scambio simbolico che vigeva tra i due elementi, scambio materiale e spirituale che non si fermava solo allo sfruttamento delle preziose risorse della natura ma puntava al loro mantenimento e alla loro salvaguardia.
Le opere di Popa, nella loro larga scala e magnificenza, sono il manifesto non solo di una nuova arte ma di una nuova vita, un appello a cambiare e, forse, anche fare qualche passo indietro per andare avanti.
Marco Grassi e il nuovo iperrealismo
Artsita di indiscussa bravura tecnica che cela anche il suo lato più profondo, dando vita ad un’arte che non si limita alla mimesi puntuale della realtà ma che spicca il volo alla volta di una nuova espressione artistica quasi illimitata, come sembrano essere i dettagli che sono sempre protagonisti assoluti delle opere di Grassi.
L’artista scava all’interno del fragile rapporto tra la natura e l’uomo e nella loro continua corrispondenza, portando alla luce i caratteri mutevoli di ognuno e la loro intrinseca connessione; le opere realizzate da Marco sono un’analisi della continua metamorfosi dell’uomo, non solo in quanto essere vivente ma in quanto spirito che va oltre la materia, realizzabile grazie alla Natura stessa, sua madre e creatrice, dalla quale tutto nasce e tutto ritorna.
Le allegorie dipinte da Grassi si poggiano non solo sull’esempio dei grandi maestri, specialmente rinascimentali, ma sono in continua evoluzione tecnica per superare i limiti stessi dell’arte degli ultimi tempi.
Importante nell’arte di Grassi è la figura della donna e la bellezza femminile, tanto che ne descrive il processo nel dipingerle, affermando come la vera essenza della donna possa essere portata alla luce catturandone l’immagine in un momento, inciso indelebilmente nella tela, da cui possa venir fuori la sua anima ed intrinseca natura.
Artemisia Li Pera