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10 Novembre 2022, Giornata della Letteratura

L’itinerario tra le novelle verghiane al Monastero dei Benedettini

La giornata della letteratura di quest’anno è stata dedicata a Giovanni Verga, in occasione della ricorrenza del centenario dalla sua morte.

I due chiostri dell’ex Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania, hanno ospitato docenti e studenti provenienti dai licei Spedalieri, Boggio Lera, Majorana, Principe Umberto e Concetto Marchesi.

L’evento, promosso dalla Sezione Didattica degli Italianisti (ADI-SD), ha avuto inizio presso i locali del liceo Boggio Lera e ha previsto che i ragazzi delle classi coinvolte proiettassero dei video della durata di 3 minuti, soprannominati “BookTok” (verranno pubblicati sul noto social) e che si esibissero in presenza, al Monastero.

Con un intervento conclusivo, i professori Gabriella Alfieri (presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Verga) e Andrea Manganaro (vicepresidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Verga e presidente nazionale dell’ADI-SD) hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra la scuola e le istituzioni universitarie, ma soprattutto, hanno sottolineato il carattere rivoluzionario, sociale ed europeo della lingua e delle opere di un autore spesso erroneamente relegato all’immaginario della Sicilia e del conservatorismo.

 


L’obiettivo dell’iniziativa è stato far mettere in gioco le voci degli studenti, i quali, attraverso lo studio e la rielaborazione di diverse novelle verghiane, hanno compiuto un percorso di riflessione e di attualizzazione, dimostrando che molto spesso non è necessario ricorrere ad argomenti arditi per ragionare sull’educazione civica e sui diritti degli esseri umani e che, invece, si può imparare moltissimo dai classici della letteratura.

 

 

In quanto ex-studente del Liceo Spedalieri, tirocinante presso lo stesso e studente di Lettere Moderne dell’ateneo catanese, è stato per me un onore accompagnare la classe VC e la prof.ssa Iannelli nel percorso sulla novella Rosso Malpelo e assistere ai lavori svolti dalle classi degli altri istituti. Ennesima dimostrazione di quanto sia fondamentale rendere sempre più capillare il rapporto tra scuola e università.


 

Massimiliano Milone

 

 

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