Siamo studentesse, donne e mamme. Abbiamo portato a termine il miracolo della vita, ma coltiviamo ancora il desiderio di proseguire gli studi per accrescere la nostra formazione.
Sulla carta: tutti d’accordo!
Purtroppo nella realtà una chimera irrealizzabile. Il nostro Ateneo ha permesso, attraverso la DAD, di tutelare il diritto allo studio delle mamme e di altre categorie fragili, permettendoci di poter seguire le lezioni e di raggiungere i nostri obiettivi. Tornati alla normalità, la situazione è cambiata, ovvero la maggior parte delle lezioni si tengono in orari poco conciliabili con chi deve anche pensare alla ”cura” di una famiglia. Come si può parlare infatti di diritto allo studio delle mamme se anche solo reperire informazioni, seguire indicazioni e lezioni è difficilissimo?
È molto lontana la “nostra” Italia da quei paesi scandinavi in cui negli Atenei ci sono raccoglitori per pannolini, fasciatoi e agevolazioni per i giovani e i genitori.
È vero, sembra quasi di parlare di fantascienza o Utopia?!
Il nostro messaggio è quello di muoverci verso questa “Utopia” in un’ottica “trasformativa” che rivolga l’attenzione alla centralità degli studenti, di abbattere davvero le BARRIERE col supporto e l’utilizzo del progresso tecnologico, evidenziato e sottolineato anche all’interno delle leggi italiane.
TUTTI siamo speciali, TUTTI dovremmo essere supportati nella ricerca della nostra “realizzazione”.
E’ anche vero che noi categorie Fragili forse abbiamo qualcosa in più: un lavoro, dei figli, ma chiediamo solamente di poter avere tramite la DAD un confronto diretto con i docenti, spiegazioni complete, in poche parole gli ”stessi” Diritti degli altri studenti.
Il corso di laurea in Scienza della Formazione e dell’Educazione sottolinea l’importanza di un approccio relazionale di rispetto della propria individualità, di una formazione diretta verso l’AUTOREALIZZAZIONE, cioè a diventare” ciò che si è”, in una società contemporanea in cui sicuramente l’utilizzo di strumenti digitali già in possesso potrebbe avere un ruolo determinante per aiutare le categorie più penalizzate nel frequentare con continuità le lezioni all’Università e ciò determinerebbe un atto di comprensione molto importante verso le categorie fragili quali mamme e/o lavoratori.
Vogliamo far sentire la nostra voce, vogliamo dichiarare apertamente i nostri sentimenti, con i nostri propositi e le nostre richieste nella prospettiva di eliminare alcuni assurdi VINCOLI affinché si concedano reali possibilità, nella speranza che le parole studiate sui testi non rimangano solo vuote e inutili teorie.
Lodico Eliana