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Catania

Il Giardino d’Europa oggi nel degrado

Un tempo “laberinto” del principe Di Biscari Ignazio Paternò Castello, dove si narra che vivesse ore liete in compagnia delle proprie amanti, successivamente ampliato ed intitolato a Vincenzo Bellini, con la sua apertura al pubblico nella metà dell’800, il giardino che da tutti i catanesi è conosciuto come “ ‘A Villa ”, può raccontare tantissime storie.

I fasti di questo luogo storico appartengono al secolo scorso, purtroppo, e sono rintracciabili nelle memorie di coloro che un tempo erano bambini e trascorrevano i propri pomeriggi tra la vasca dei cigni, sottostante al magico datario con orologio, e il piazzale con le giostre.

Chiostro della Musica

Per un decennio vi fu allestito un vero e proprio zoo, che, nella cornice del giardino tropicale e dei veri e propri mosaici floreali realizzati sui fianchi delle due colline, comprendeva, oltre ai magnifici cigni, un elefante, Tony, donato da un circo come simbolo della città di Catania, una scimmia, diversi pavoni in libertà e voliere con uccelli di varie specie.

Questo bucolico quadro era completato dalla musica: diverse opere venivano eseguite nella collina all’ingresso, presso il “Chiostro della Musica”, realizzato in ferro battuto secondo i canoni dello stile moresco, e presso la “Casina Cinese”, donata dal re della Cina e posta sull’altra collina, detta “del Salvatore”, rappresentava l’unico esempio di architettura lignea in stile liberty della città, che, adibita prima a caffè concerto e poi a biblioteca comunale, venne data alle fiamme in circostanze sospette agli inizi degli anni 2000 e non fu mai ricostruita.

Casina Cinese, un tempo
Casina Cinese, oggi

I colori di questo quadro iniziarono a sbiadire a partire dagli anni ’80 del ‘900, quando il giardino fu curato sempre meno e gli animali morirono  non venendo mai più sostituiti, la musica smise di suonare e, al posto delle famiglie “bene” di Catania, la Villa fu frequentata sempre più dai malintenzionati.

Con dei lavori che iniziarono nel 2007 e che, con varie difficoltà, vennero ultimati nel 2010, si tentò un recupero, ma, con la riapertura del giardino il 23 settembre dello stesso anno, la cittadinanza si accorse che il “Giardino d’Europa”, come era conosciuto, si era trasformato in un anonimo parco.

I tempi attuali, anche a causa della pandemia che ha colpito il mondo nel 2020, vedono la Villa protagonista di numerosi concerti nel periodo estivo, grazie all’ampio piazzale presente al suo interno, un tempo meta delle carrozze dei nobili visitatori.

Attualmente, nel 2022, stanno avvenendo dei lavori di manutenzione, che prevedono la sostituzione dei cavi Enel e la messa in sicurezza della ex zona della casina cinese, dopo ben vent’anni di abbandono. Gli interventi su quest’ultima sono effettuati attraverso dei fondi stanziati dal consiglio municipale, si tratta di 300.000 euro provenienti dalla tassa di soggiorno, destinati al recupero di parchi e aree per i bambini sparsi in tutta la città, come affermava con un comunicato il sindaco Pogliese a ottobre 2021.

Ciò non toglie, tuttavia, che le zone più periferiche del giardino versino in condizioni pietose, piene di immondizia, e che interi viali ricoperti in sassi di fiume, comprendenti splendidi mosaici, come quello raffigurante i segni zodiacali, stiano lentamente scomparendo, lasciando spazio a sentieri sconnessi.

Chissà se i catanesi saranno protagonisti in futuro di un nuovo splendore per un luogo storicamente così importante.

Viale dei Segni Zodiacali
Viale dei Segni Zodiacali, dettaglio

Massimiliano Milone

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