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Arte

Pieter Paul Rubens: il precursore del Barocco

“Fiammingo ma da putto allevato a Roma” ,sono le parole con le quali  padre Flaminio Ricci,  uno dei committenti della pala della “Vallicella” ,allude al pittore Pieter  Paul Rubens. Nato nelle Fiandre nel 1577 e formatosi  in quel  territorio, giunge in Italia nel 1600 .

Godendo della protezione di diversi principi, attraversa ,in nome dell’ arte , la nostra penisola .Soggiorna prima a Venezia , dove ha l’occasione di poter ammirare le opere dei maestri della laguna , come Tiziano Vecellio, Paolo Veronese e il Tintoretto ; successivamente  a Genova   studia le opulenti facciate dei palazzi nobiliari della “Strada Nuova” ,edificati a partire dal 1550. Nel 1602 arriva nell’ Urbe , qui ha l’opportunità di ammirare  de visu  ,e non attraverso stampe , i capolavori di Caravaggio e Annibale Carracci , della cappella Cerasi in S. Maria del Popolo. La sua presenza artistica in questa città è di fondamentale importanza  giacché genera l’embrione del  Barocco. Nella Città Eterna , Rubens si mette all’ opera  per diverse commissioni , come le tre tele in S. Croce in Gerusalemme , “ L’ Imposizione del Nome a Gesù” del 1605 e la pala d’altare della chiesa Nuova ( volgarmente conosciuta la “Vallicella”) del 1608. Proprio questo tempio è il luogo che darà i natali al barocco romano, del quale ne diviene figlio prediletto  lo scultore-architetto Gian Lorenzo Bernini. Questa pala è un trittico , formato da tre lastre di ardesia. L’artista si serve di questo materiale al fine di contrastare “i perversi lumi” (ossia la luce naturale dell’ abside , che  bagna la superficie delle tavole , non permettendone una corretta visione ). Una  koinè di maniere artistiche forgia l’opera. Nella tavola sinistra ,le figure di S. Gregorio Magno e santi , riemergono da un fondale scuro caravaggesco; in quella a destra, Santa Flavia Domitilla tra due giovani santi ,sono disposti in un paesaggio naturalisticamente carraccesco. Le pose  monumentali delle figure, ricordano la maniera raffaellesca. Al centro domina la venerata effige della Madonna della “Vallicella “ , incastonata entro il pannello d’ardesia, sorretta da putti correggescamente morbidi e immersi in una gamma cromatica-luminosa di matrice tizianesca . Un complesso meccanismo permette di poter coprire l’immagine di Maria col Figlio, che veniva mostrata solo durante i giorni solenni. Ora ,la vera novità che segna la svolta del secolo sta nell’aspetto illusionistico . Le tre pale poste nell’ altar maggiore , danno quasi  l’immagine di un palcoscenico. L’osservatore , appropinquandosi al presbiterio , vede di colpo, prender vita i santi raffigurati ,che attraverso i gesti e gli sguardi, sembrano quasi invitarci  a contemplare l’immagine della Vergine, posta  in uno spazio che sembra inverosimilmente  dilatarsi. L’opera si anima solamente attraverso la presenza dello spettatore ,proprio questo aspetto costituirà il leitmotiv del mondo barocco : Rubens ne diventa il catalizzatore. Il soggiorno romano termina qui, in quanto a causa della morte della madre, è costretto a ritornare in patria . Lì continuerà la sua carriera artistica ,sino al 1640 ,quando si spegne  ad Anversa e sarà seppellito nella chiesa di  San Giacomo.

L’ eco delle sue opere si propaga anche a distanza dalla sua scomparsa . Proprio nel cuore della Sicilia , a Caltanissetta , Vincenzo e Francesco Biancardi , scultori di origine partenopea  ,realizzano sullo scorcio del XIX secolo ,  quindici gruppi sacri in legno ,gesso e cartapesta . In dialetto nisseno, sono  chiamati  “i vari”. Essi raffigurano i momenti salienti della passione di Cristo e sono portati in processione la sera del giovedì santo. Il gruppo della Discesa della Croce o “ a’ Scinnenza”, è una riproduzione scultorea della tavola rubensiana  della “Deposizione” (1612-1614) ,conservata nella cattedrale di Anversa , riprendendone l’iconografia e la composizione.

Emanuele Alù

Bibliografia:

• Il Barocco , Tomaso Montanari ,Einaudi, 2012

• Arte nel Tempo , De Vecchi- Cerchiari ,Milano, Bompiani, 1992 , vol. II, tomo II (Dalla crisi della Maniera al Rococò)

•ARCHIVIO NISSENO .Rassegna  semestrale di storia, lettere, arte e società ,dell’Associazione “Officina del libro Luciano Scarabelli” di Caltanissetta ,Anno III – N. 6 Gennaio-Giugno 2010

•Complete Works of Peter Paul Rubens, Delphi Classis ,2015

•L’italiano di Pieter Paul Rubens in qualità di “ secretario “ di Jan Brueghel dei Velluti ,Rosa Argenziano, 2016

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