Nei primi giorni di gennaio 2022, le riviste di neuroscienze e scienze comportamentali si sono trovate a utilizzare una parola piuttosto bizzarra: FOV, ovvero “Fish Operated Vehicle”. Volendo tradurre questa parola, suonerebbe forse ancora più bizzarra: veicolo a guida ittica, oppure veicolo guidato dai pesci.
I ricercatori dell’Università israeliana di Ben-Gurion hanno costruito una sorta di acquario motorizzato su ruote, dotato di telecamera, che si muove in base agli input forniti da un pesce al suo interno. Poi, hanno addestrato 6 pesci rossi… a guidare. Se il pesce nuotava contro uno dei bordi della vasca, questa si spostava in quella direzione. Ogni volta che raggiungeva un particolare punto della stanza – marcato con una striscia rosa sul muro – il pesciolino riceveva del cibo.
Lo scopo di questa serie di esperimenti era determinare se i pesci riuscissero a orientarsi sulla terraferma. I risultati suggeriscono che la risposta sia decisamente affermativa: una prova dopo l’altra, ognuno dei 6 pesci riusciva a controllare sempre meglio i movimenti del FOV e portarlo verso il punto dove riceve il cibo.
I pesci rossi dunque sono capaci di imparare a guidare, ma soprattutto, sottolineano gli autori dello studio, possono imparare a orientarsi sulla terraferma – un ambiente del tutto nuovo e per il quale non si sono evoluti. Questo ci racconta qualcosa di molto interessante sulle abilità e flessibilità mentale di animali apparentemente molto semplici e spesso associati a scarsa memoria.
Su Twitter sono presenti alcuni video di questi esperimenti.
(Fun fact su quanto conosciamo poco questi animali: il paper scientifico riporta che sono stati utilizzati un pesce femmina, tre maschi e altri due… di cui non si è capito il sesso.)
Omar Alfieri