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Genetica e Alcolismo

L’uso eccessivo di alcol c’era numerosi e gravi problemi fisici, psicologici e sociali, tanto che, come suggerisce una relazione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel 2010 l’alcol sia stato il terzo fattore di rischio principale per decessi e disabilità.

L’OMS stima che l’alcol causi ogni anno circa 2,5 milioni di morti, quasi il 4% dei decessi totali in tutto il mondo e circa il 6,2% dei morti di sesso maschile. Se da un lato questo induce a riflettere sul tema dell’alcolismo, dall’altro ci fa anche chiedere se questa grande incidenza di patologie possa a vere una correlazione con la genetica delle persone colpite.

Può, dunque, esistere una predisposizione genetica all’alcolismo?

nonostante il consumo vero e proprio di alcol dipenda da fattori sociali, psicologici e culturali, esistono delle relazioni tra alcolismo e genetica, sia dal punto di vista del metabolismo dell’alcol che da fattori in esso coinvolti.

Su questo piano numerose ricerche stanno cercando sempre più di approfondire questi delicati rapporti nel genoma umano. Si è visto, infatti, che molti geni coinvolti nella sintesi proteica di enzimi importanti nel metabolismo dell’alcol si localizzano sul cromosoma 4. Ricordiamo che gli essere umani hanno 46 cromosomi divisi in 23 coppie, di cui 22 coppie dette di autosomi e l’ultima di cromosomi sessuali.

Molti di questi geni codificano per le ADH (Aldeide Deidrogenasi), proteine deputate proprio all’ossidazione dell’etanolo in acetaldeide (chimicamente ossidando la molecola da alcol, con gruppo OH, ad aldeide, con gruppo carbonilico, ovvero un carbonio con doppio legame con un ossigeno).

E’ stata dimostrata l’esistenza di numerose varianti di queste proteine, il che giustifica la grande variabilità di metabolismi dell’alcol da individuo ad individuo. È molto probabile, infatti, che la tolleranza (sostanzialmente quanto alcol possiamo consumare prima di entrare in coma etilico) dipendano da quale forma isoenzimatica dell’ADH prevale sulle altre.

Questo si riflette in:

  • A livello macro demografico sono state trovate anche numerose differenze tra varie etnie, in modo particolare tra quella caucasica e quella asiatica, in cui la variante funzionale dell’enzima ADH permette di metabolizzare più rapidamente l’alcol, elevando i livelli di acetaldeide nel sangue.
  • Nella diversa reazione dell’alcol tra uomini e donne (inteso come sesso assegnato alla nascita), in quanto queste ultime, generalmente, hanno una quantità inferiore di liquidi corporei e una comorbilità psichica più elevata, tanto da predisporre una maggiore suscettibilità all’alcolismo.

La ricerca scientifica, in merito, procede molto spedita, e, nei prossimi anni, la conoscenza sempre più approfondita delle basi genetiche della dipendenza e della tolleranza all’alcol si spera porterà ad una migliore comprensione dei meccanismi biologici alle base di questi processi, tanto da poter agire con strategie per prevenire e trattare con più tempestività ed efficacia le patologie da alcolismo.

Nel frattempo, vi consigliamo vivamente di moderare il consumo di alcolici. Ma come sappiamo se stiamo bevendo troppo? Se siete curiosi, ci sono degli indici calcolati dalla FDA e vari altri enti che ci possono aiutarci a comprenderlo!

Gianluca Tinnirello

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