Alle volte bisogna guardare oltre i luoghi comuni sul calcio e sullo sport in generale. Si dovrebbe accantonare la concezione secondo la quale il calcio è solo un gioco dove 22 giocatori rincorrono un pallone. Sì, guardando i fatti è così, ma molto sfugge all’occhio di chi non crede alla quasi fiabesca magia che questo sport regala con le sue storie. Una di questa spicca su tutte: quella di una coppia di tifosi turchi del Fenerbahçe.
İhsan e Mümtaz si conobbero da giovani grazia al loro lavoro, ma una cosa li accomunava ancora di più: l’amore e la passione per la loro squadra del cuore, il Fenerbahçe. Iniziarono ad andare allo stadio circa 70 anni fa e da allora non perdettero neanche un match casalingo della squadra turca. Un abbonamento in tribuna anno dopo anno, diventando una vera e propria istituzione per il club e gli altri tifosi. Tant’è che vennero soprannominati lo Zio Mümtaz e la Zia İhsan, come se per il comune tifoso fossero parte della propria famiglia. Sotto il sole cocente o sotto una pioggia battente, con un caldo afoso o con un freddo gelido, niente e nessuno è mai riuscito ad impedire a Mümtaz e İhsan Güngörenler di accomodarsi al solito posto loro riservato sulle tribune dello stadio Şükrü Saraçoğlu di Istanbul, tranne l’inevitabile fato.
Nel 2013 venne a mancare Mümtazm, ma la tragica perdita del marito non fermò l’amore di İhsan per la sua squadra del cuore. Malgrado nella fila 16 il posto 32 rimase vuoto, il posto 33 rimase occupato dalla moglie ininterrottamente per altri 7 anni, fino a qualche giorno fa e non a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Purtroppo la Zia İhsan è venuta a mancare a causa di una malattia, nonostante il supporto finanziario del club turco che ha pagato diverse spese mediche per la signora ed il supporto, attraverso visite in ospedale, dei calciatori per alleviare le sue sofferenze.
Quando un grande calciatore si ritira o viene a mancare, la sua maglia viene ritirata, ovvero in futuro nessun’altro potrà indossarla. E per i tifosi storici invece? Non è mai stato adottato un criterio simile per i supporters, ma questa volta è accaduto. La splendida iniziativa del Fenerbahçe consiste nel ricreare delle gigantografie con la loro immagine, rigorosamente con sciarpe e divise del club gialloblu, e posizionarle negli storici posti occupati dalla coppia di tifosi. Anche se quelle gigantografie non resteranno per sempre posizionate lì, il club ha comunicato che i posti 32 e 33 non potranno essere occupati da nessun’altro tifoso. Resteranno per sempre legati alla memoria di questi due eccezionali tifosi e il loro legame indissolubile per questo club. Quest’ultimo, sul proprio profilo ufficiale di Twitter, ha pubblicato un video in cui le due sagome sorridenti vengono “accompagnate” ai loro soliti posti. “Zia Ihsan e zio Mümtaz saranno con noi domani, come in ogni partita – si legge nel post di qualche giorno fa – siete nei nostri cuori, non vi dimenticheremo mai”.
Un legame creatosi nel tempo, reso sempre più forte partita dopo partita, anno dopo anno. Un amore reciproco tra tifosi e club. Un esempio lampante della magia che avvolge questo incredibile e meraviglioso sport, ingiustamente criticato e screditato troppe volte come un semplice “gioco”. Legami immortali che niente può spezzare, perché se è vero, dopo oltre settant’anni, che la zia Ihsan e lo zio Mümtaz non saranno più fisicamente allo stadio per supportare il loro Fenerbahçe, troveranno sicuramente un altro modo per non lasciare mai solo il loro “nipotino” e continuare a vederlo vincere o perdere come hanno sempre fatto per tutto il corso della loro vita.
Riccardo Pennisi