Fare l’amore costituisce un invito allo spirito del sesso: due persone sono in grado di ospitare fantasie ed emozioni così profonde da portarci, con il loro abbraccio, al di là dei limiti della condizione umana per conoscere un altro livello di realtà.
Questa realtà risulta essere eterna, mitica, immortale: l’anima è l’amante misterioso che vive nel compagno conosciuto e lo trascende.
L’amore pretende attenzioni particolari, dedizione e fantasia; difatti, nel bel mezzo dell’amplesso, intuizioni e immaginazione possono spingerci a fare cose che soddisfano non solo noi stessi e il nostro partner, ma ci allontanano dal mondo gelido dell’ego per portarci su una nuvola tiepida di fascinazione sessuale.
Con l’amore scopriamo inoltre il potere e la direzione dei nostri desideri più profondi e delle nostre debolezze.
Il piacere che troviamo nella dolcezza, nell’aggressività e nell’esplorazione…tutte queste preferenze ci indicano chi siamo, dove la nostra anima voglia condurci e quale forma assumono le nostre complessità e inibizioni.
Ma l’amore è principalmente condivisione, con qualcuno, del nostro essere ed al raggiungimento di tale condivisone si trasforma in unificazione: i corpi che si uniscono in uno solo, i respiri e i battiti che si sovrappongono.
Durante l’atto si crea un vincolo che ha del meraviglioso, due anime assolutamente diverse si innalzano al puro piacere.
Giovanni Antonio Arena