In un periodo storico complesso e unico, come il nostro, si può parlare ancora d’amore? Siamo tutti focalizzati giornalmente a cercare di comprendere cosa succederà oggi, cosa ci travolgerà e a cosa andremo incontro. Camminiamo ogni giorno pensando a tutti i nostri impegni: ci buttiamo a capofitto nella nostra routine abitudinaria e ripetiamo quasi meccanicamente ogni singolo gesto.
In tutta questa confusione ordinaria dov’è l’amore? Che ruolo ha nella nostra vita? Riusciamo a viverlo? Potrei pormi e potremmo porci infiniti interrogativi ma si ha la certezza pedissequa che non potremo mai giungere a una risposta certa e generalizzata.
Secondo l’enciclopedia Treccani l’amore è “sentimento di viva affezione verso una persona” e ne consegue un coinvolgimento emotivo tra due persone fino a quando arrivano a provare l’innamoramento. Nella prima fase dell’amore si prova ciò che non si può nemmeno descrivere, ciò che ti stravolge e ti permette di dire di non averlo mai provato prima. E da qui iniziano i primi interrogativi: sarà tutto vero? Mi sto creando strutture e realtà impossibili? Mi ritroverò a raccogliere i cocci di un legame “liquido”.
Non si parla mai abbastanza di quella passione che ti travolge e ti abbandona poco dopo. Sarebbe troppo difficile da descrivere, si preferisce idealizzare ciò che in realtà non esiste.
Si crea quel senso di unicità che provano l’uno verso l’altro, la consapevolezza che non può esistere su tutto il pianeta qualcuno che ti possa coinvolgere così fortemente, così travolgente e infine reale.
“Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”
Questa frase di Saint-Exupéry racchiude ciò che è l’amore, il senso di unicità, di corrispondenza unica, di coinvolgimento esasperante e di gioia infinita. Dobbiamo renderci conto della grande capacità dell’uomo di amare. Con l’amore si è costruito tanto, con l’amore si potranno costruire “cattedrali nel deserto”. Entriamo in simbiosi con noi stessi, cerchiamo di vivere ciò che ci sembra impossibile. Dobbiamo vivere di un amore altruista, tralasciando l’egoismo, lanciamoci nella possibilità di vivere veramente l’Amore.
Oggi la sfida maggiore che ci attende è cercare di vivere con l’amore, un amore che può costruire e non distruggere, un amore che può addolcire e non amareggiare, un amore autentico e non falso.
Lascio a tutti queste domande: “Possiamo realmente vivere senza amore? Possiamo esistere senza l’amore, qualsiasi forma esso abbia? Possiamo continuare a crederci più forti o insensibili?”.
Ognuno di noi in cuor suo potrà trovare finalmente la risposta, sperando che questa non sia mai quella definitiva.
Alessio Noto