Nel mondo del teatro catanese quest’anno è giunta una novità importante, una di quelle esperienze che spesso qui in Sicilia non trovano spazio e che sempre invidiamo ai maggiori centri culturali del nostro paese. Da ottobre, infatti, ma le iscrizioni sono già partite, sarà operativo in Via Canfora 37 un laboratorio teatrale permanente, “Laboratory Faceless Mask”, con corsi aperti a tutti, dai piccolissimi del “Gioco Teatro” fino ai più anziani, cui è rivolto l’innovativo progetto “Teatro senza limiti”, passando per i diversamente abili, con le attività di teatro terapia, e i ragazzi di ogni età, sia per coloro volessero approcciarsi per la prima volta a questa nobile disciplina sia per chi volesse invece approfondire le proprie competenze e affacciarsi a questo fantastico mondo dal punto di vista lavorativo.
La novità consiste, però, nella storia dietro la nascita di questo laboratorio e nel metodo che lo caratterizzerà. L’artefice è il giovane scrittore, regista e attore teatrale Samuele Carcagnolo, autore – nonostante la giovane età – di vari spettacoli, tra cui spiccano sicuramente Esistenzialmente e Sogna ragazzo sogna, vincitore del premio della critica al festival nazionale della legalità, oltre chiaramente all’ultimo Che fine ha fatto la poesia?, sold out al Teatro Ambasciatori di Catania nel Marzo del 2019 e presto in replica. Samuele è inoltre stato particolarmente apprezzato dalla critica e nel mondo del teatro cittadino per il suo impegno nella diffusione del teatro quale strumento capace di veicolare messaggi e valori, un teatro, il suo, sociale per definizione, semplice e aperto a tutti. Proprio questo fondamento teorico, di un teatro che esca dai suoi luoghi e torni tra la gente, con un linguaggio semplice e denso di emozioni che pervadono l’animo dello spettatore, interattivo e impegnato, è quello che lo ha spinto a iniziare il suo percorso dalle piazze e dai quartieri popolari della nostra città, dove ha tenuto laboratori gratuiti per bambini e adulti, ma anche varie rappresentazioni, anch’esse ad ingresso gratuito, che lo hanno reso noto in città.
Lo stesso spirito caratterizza l’attività poetica del nostro giovane e ambizioso conterraneo. Il suo primo libro, Passo dopo passo, è infatti una miscela esplosiva della tenerezza propria di un animo fragile e gentile e l’audacia di che è deciso a inseguire, ad ogni costo, la propria felicità. Da questo lavoro, tra l’altro, sono estratte alcune delle poesie che hanno preso vita sul palco di un Teatro Ambasciatori strapieno per la prima nazionale di Che fine ha fatto la poesia?
A Ottobre, dunque, inizia la sua prossima avventura, nata dalla decisione di non cercare fortuna in terre notoriamente più appetitose per chi fa teatro, ma rimanere qui e dare il proprio contributo per la diffusione e l’affermazione del teatro nella nostra città. Questa nuova avventura è appunto il laboratorio teatrale permanente “Laboratory Faceless Mask”, con corsi e percorsi formativi diversi tra loro, ma legati insieme dal filo rosso dell’impegno sociale per l’emancipazione collettiva e per l’affermazione di un teatro che vuole sfidare il muro dell’incomunicabilità con la società civile e capace di criticare le brutture del nostro tempo, proponendo l’amore per la vita e la condivisione delle idee come via per superarle.