È un dato di fatto che oggi un praticante avvocato guadagni meno di chi su instagram sponsorizzi Fit tea. La società è in continua evoluzione, cambiamo gli usi e i costumi e alle professioni “tradizionali” se ne aggiungono di nuove.
Le giovani ambiscono a diventare le nuove “Chiara Ferragni” . In spagna è nato il primo corso di laurea in fashion blogger. Che piaccia o meno, la Ferragni è un genio del marketing digitale. E per costruire il suo impero fatato, si è impegnata con determinazione e ambizione.
Il problema sono le sue imitazioni tarocche con i vestiti dei grandi magazzini e accompagnate dai cantanti neomelodici. Senza alcuna inventiva e particolare merito, fanno parlare di sé e guadagnano. E aggiungerei “ingiustamente”.
Condividere foto e video su Instagram è più facile di studiare ore e ore al giorno.
Instagram riflette perfettamente la società odierna: superficiale. Dove apparire è più importante di essere.
Il problema ancora una volta, non è il mezzo in sé ma come tale strumento viene utilizzato. Chiara ci fornisce un modello positivo: “Credi in te stesso, nelle tue potenzialità, non ti accontentare di un lavoro mediocre” . Fa che le tue passioni diventino il tuo lavoro. Non “fai la blogger, così non studi e guadagni” .
Anche se, ammettiamolo, ai tempi di Instagram non è difficile laurearsi. Gli indirizzi tradizionali, come medicina e giurisprudenza sono out. Perché i giovani dovrebbero recludersi per anni in casa, se possono optare per indirizzi più semplici? In questo caso è la società stessa che ci fornisce un mezzo “per vincere facile”. Per avere un titolo, senza un minimo sforzo intellettuale. Magari economico, se si frequentano corsi privati. È la società degli escamotages. Una società che permette di avere senza essere, che mette in ombra i meritevoli e premia l’ignoranza, l’apparire non l’essere. È la società di Giulia De Lellis, per chi non la conoscesse, una ragazzetta della periferia romana con tre milioni di followers e un conto in banca cospicuo. Una sgrammaticata. Che è stata invitata alla Iulm e proposta come modello per i giovani studenti. Invitate geni dei social media, non ex partecipanti del Grande Fratello. “Sponsorizzate” la cultura. È quella che ci renderà liberi e sognatori.
Liberi di scegliere chi essere, di relazionarci col prossimo. Di comprendere il mondo nelle sue sfaccettature più belle. Di smettere di essere complici della società del vincere facile. Di una società di massa, povera di contenuti ma ricca di “followers”. Non è un titolo universitario o la lettura di un libro che vi renderà persone migliori, ma senz’altro è un buon punto di partenza per iniziare a pensare a chi vogliamo essere, a distinguere il bene dal male, la realtà dalla finzione. Senza imposizioni e modelli fantocci . Senza compromessi. Sognate di essere i protagonisti della vostra vita, non inutili comparse. Che siate umili operai o prestigiosi professori universitari, non importa. L’importante è che voi abbiate scelto di ricoprire quel ruolo nella società e che nessuno vi abbia imposto di essere tali.
Siate liberi di scegliere ma schiavi dei vostri sogni.
Yvonne Malfa